Ebbene può capitare che durante un percorso psicologico si inizi a parlare di respirazione e dei suoi benefici. Nello specifico la respirazione diaframmatica. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
Il potere del diaframma
Il diaframma è un muscolo di forma cupoliforme e appiattita, una sorta di triangolo posizionato al centro del tronco che ricopre tutta la cavità toracica dividendola dalla cavità addominale, e ha un ruolo fondamentale nel processo di respirazione.
Infatti mentre i polmoni hanno un ruolo passivo, il diaframma attraverso il moto di contrazione e rilassamento assicura una respirazione corretta e profonda: quando inspiriamo il diaframma si contrae, abbassandosi, per permettere ai polmoni di riempirsi di aria mentre la pancia si gonfia; viceversa durante l’espirazione si rilassa e salendo permette il parziale svuotamento dei polmoni.
Il ruolo del nervo vago
Se si inizia a praticare questo tipo di respirazione, si percepisce fin da subito un abbassamento dei livelli di stress e di ansia. Alcune persone mi dicono che concentrandosi sul respiro si sentono più rilassatə, ma l'effetto benefico di questa pratica è legato alla stimolazione del nervo vago.
Il nervo vago è responsabile della frequenza cardiaca, della peristalsi gastrointestinale, della sudorazione e di alcuni movimenti della bocca, inclusi i muscoli della fonazione e della respirazione. Attraverso la respirazione diaframmatica si va a stimolare questo nervo, il quale porta a una riduzione della pressione specialmente in momenti di ansia e stress.
Il mio consiglio
Iniziare a praticare questo tipo di respirazione è utile a tutti, sia in momenti di relax, per amplificare l'effetto, sia in situazione stressanti. Consiglio di iniziare a fare pratica, con una serie di 10 respirazioni, in situazioni di calma, ad esempio al risveglio o prima di addormentarsi.
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